ZANDER MEN......(Fabio Benetti)


1.     CHI È FABIO BENETTI:
Fabio Benetti classe 1970 è  un pescatore a 360°,  grande appassionato di pesca con esche artificiali sia a Spinning che a Mosca e sempre alla ricerca di nuove sfide con pesci predatori.
Il mio approccio con la pesca, avvenne in tenera età  grazie al Fiume Brenta che mi scorre a pochi metri da casa, iniziai così ad insidiare le Trote con esche naturali fino al 1987 quando acquistai la mia prima  canna da mosca e accompagnato da alcuni amici mi avvicinai  a piccoli passi verso questa favolosa tecnica.
Negli anni 1990 iniziai con la pesca a spinning e conobbi lungo il fiume il mio attuale compagno di pesca Vladi,  gli anni successivi li passammo assieme in giro per Fiumi e Cave del fondovalle alla ricerca dei più classici predatori come Trote, Cavedani, Lucci e Bass.
Negli anni a seguire frequentando la Bassa Padana mi ritrovai a pescare nel grande Fiume Po insidiando il  Pesce siluro e nel 2005 entrai a far parte dell’associazione Gruppo Siluro Italia, questo mi permise di pescare in molte acque sia d’Italia che all’estero e di conoscere un’infinità di persone, fu veramente una gran bella esperienza,  nel 2010 ne divenni il presidente fino al 2012 dove allo scadere del mio mandato lasciai l’associazione non condividendone il cambio di forma e gli ideali troppo integralisti.
Attualmente faccio parte del direttivo dell’ass. Bacino Acque Fiume Brenta con la quale collaboravo come volontario già da diversi anni.

2.     COME NASCE LA TUA PASSIONE PER IL LUCIOPERCA:
La mia passione per questo pesce nasce nel 2001 quando la spiccata voglia di avventura e di nuove sfide, mi ha portato lungo le rive del fiume Sile dove mi era giunta voce ci fosse presenza di questa  nuova specie,  il “lucioperca” con il quale non mi ero ancora confrontato, quindi non nascondo la grande emozione che provai quando pescando con il morto manovrato dopo una ferrata giunse a galla il mio primo piccolo Lucioperca, un pesce indubbiamente spettacolare che iniziai a cercare sempre con più frequenza anche in altri corsi d’acqua della Bassa Padana da dove mi arrivavano notizie  della sua presenza.


3.     QUALI SONO LE SITUAZIONI MIGLIORI PER CERCARE QUESTO PREDATORE:
In quegli anni era ancora una specie molto sconosciuta, le poche informazioni si carpivano leggendo gli sporadici articoli sulle riviste di settore, quindi  negli anni a seguire nelle uscite mirate a questo predatore, cercai di affinare la tecnica e al tempo stesso capire quali potessero essere le situazioni migliori per pescarlo, osservando le condizioni meteo e la temperatura dell’acqua durante le finestre di attività.
L’arrivo della stagione fredda è sempre molto atteso dagli amanti di questo predatore,  Novembre e Dicembre sono i mesi che preferisco, appena la minutaglia si dirada preparandosi per l’inverno, il Perca come un fantasma appare pronto a sferrare l’attacco verso le nostre insidie.
Nel tardo autunno lo cerco nei punti più riparati del fiume, zone d’ombra, sotto ai ponti, attaccato agli ostacoli o nelle giornate più grigie, in inverno con temperature particolarmente rigide lo si può trovare a centro fiume anche in giornate soleggiate, poiché con l’abbassamento della temperatura tende a mutare il proprio comportamento abitualmente lucifugo.
COME AFFRONTI LO SPOT SCELTO:
Quando arrivo allo spot prescelto, i primi lanci li faccio a ridosso delle riva o delle strutture anche in acqua bassa, poi sposto l’azione di pesca in acqua aperta fino a sondare i gradini delle buche più profonde del fiume, verso sera con il calo della luce ritorno a pescare nell’immediato sottoriva.
 CHE TIPO DI ATTREZZATURA USI E SOPRATTUTTO QUALI SONO I MOVIMENTI CHE IMPRIMI ALL’ARTIFICIALE:
Come attrezzatura in fiume di media portata pesco con canna monopezzo 2,10 (7’)
da 1 oz.  e teste piombate da max. 20 gr. Nel fiume Po pesco con canna 2,60 (8,5’)
da 1 ½ oz.  ad azione molto fast.
L’azione di pesca con gomma e jig head è molto movimentata, l’esca la sollevo anche di 50 cm. tra un balzo e l’altro perché ho notato che è la caduta lunga e rapida che scatena l’attacco sempre violento e deciso sulla gomma.
 Nella pesca con il morto manovrato l’azione è più lenta e a stretto contatto del fondo, effettuo delle pause di alcuni secondi prima di richiamare nuovamente l’esca , l’attacco solitamente avviene durante le pause  ed è più delicato,  a volte si percepisce appena una leggera trattenuta, in questo caso ferrare sempre decisi, perché  gli attacchi più timidi sono sempre dei pesci più grossi.
 QUAL È IL PERIODO MIGLIORE PER INSIDIARE I GRANDI LUCIOPERCA:
Come dicevo prima, il periodo buono va da Novembre a Marzo ma gli esemplari più grossi si prendono più facilmente ad inizio stagione, sono però convinto sia dovuto ad una minore pressione di pesca nei primi mesi e pesci più smaliziati verso fine periodo.
 DAI QUALCHE CONSIGLIO A CHI VOLESSE TENTARE LA CATTURA DEL BIG PERCA:
Prima di tutto utilizzare un’attrezzatura adeguata, ad esempio una canna specifica da jig head facilita  la percezione del contatto con il fondo, un mulinello taglia 3000 è il giusto compromesso tra leggerezza e robustezza poi il trecciato dovrà essere almeno un 20 lb. con finale 2 mt. di fluorcarbon 0,30-0,35.
In pesca, iniziare a sondare il territorio con piccole teste piombate e grub giallo fluo (chartreuse),  se il Perca popola quelle acque,  quelli di piccola taglia non tarderanno a farsi vivi,  poi naturalmente di conseguenza aumentare le dimensioni degli artificiali cercando di fare selezione. Per finire non temete le giornate invernali grigie e fredde,
 il sacrificio può dare grandi soddisfazioni.


 Considerazione personale: il Lucioperca è una specie alloctona, la legislazione quasi totalitaria delle province ne vieta la reimissione in acqua,  io pratico comunque il Catch&Release, trattengo solo qualche sporadico esemplare  gravemente ferito

oppure catturato in siti molto delicati, ed essendo un ottimo pesce  gli rendo onore a tavola, tuttavia non siate egoisti immettendolo dove non è  presente per il solo piacere di pescarlo…
FABIO BENETTI

Spinning Passio ringrazia per la disponibilità Fabio e spero che questa intervista si stata di aiuto a tutti coloro volessero cimentarsi nella cattura del Perca da sogno.
SPINNING PASSION STAFF

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