COLORI NATURALI PER LE SPIGOLE.....

 


Ciao a tutti amici di spinning passion!! 

Sono ancora io, Manuel, ormai ci sto prendendo gusto nel scrivere in questo bellissimo blog.
Oggi con questo nuovo articoletto vorrei spezzare una lancia in favore delle esche artificiali con colorazioni naturali. Nelle nostre cassettine da pesca, tutti noi appassionati di spinning, abbiamo una grande varietà di artificiali, piccoli, medi, grandi, affusolati, tozzi, snodati, con un gran numero di colori e tonalità differenti. 


 
Molto spesso, questa ampia gamma di "armi" può mettere in difficoltà nella scelta di un giusto approccio, soprattutto chi sta muovendo i primi passi con questa tecnica meravigliosa. Le domande che passano per la nostra testa in certi momenti sono due: "Che artificiale uso?? Il colore può influire??" Beh diciamo che sono proprio questi due dilemmi ad ispirarmi a scrivere le mie conclusioni basate sulla mia esperienza durante le uscite in laguna.
Per cominciare, ripassiamo il principio dello spinning: questa tecnica si basa sull' inganno, presentando ai nostri amici predatori pinnuti un'esca che simula il pesce foraggio di cui si nutrono. Le forme e le azioni di nuoto dell'esca possono determinare il successo della nostra battuta di pesca, ma a parer mio anche il fattore colorazione incide molto sul risultato.
Sempre basandosi sul principio dell'inganno, possiamo usufruire di colorazioni e tonalità differenti per stimolare l'attacco dei predatori. Come scegliere la colorazione più adatta a seconda della limpidezza dell' acqua ve lo spiega il mio amico Marco Pasquato in uno dei suoi precedenti articoli pubblicati nel blog, mentre io mi limito a suggerirvi un piccolo trucco che può risolvere la vostra giornata di pesca.

Una volta raggiunto lo spot è buona cosa fermarsi un'attimo e osservare bene l'ambiente circostante, poiché evoluzioni improvvise in superficie di pesce foraggio possono indicarci la presenza di uno o più predatori nei paraggi ed è proprio in questo caso che le colorazioni naturali hanno una marcia in più.
Come prima cosa bisogna individuare il tipo di foraggio cacciato in quel momento,ad esempio, nel caso della spigola il foraggio può essere composto da: aguglie, cefali, sarde e altri pesci della famiglia degli spratti. Dopo di che non ci rimane altra scelta che innescare il nostro artificiale migliore con livrea simile e amici miei vedrete che la cattura non tarderà ad arrivare. 
Con questo mio pensiero colgo l'occasione per mandarvi un caloroso abbraccio, con la speranza che questo articolo possa esservi utile in futuro.
CIAO A TUTTI AMICI MIEI!!!! 

 

UN PESCE DIMENTICATO...........IL CAVEDANO

 

L'anno del CORONAVIRUS verrà sicuramente ricordato da tutti noi come un periodo duro sotto tutti i profili, sopratutto quelli emotivi, personalmente confinandomi in casa e  privarmi di ciò che amo di più , ovvero pescare, mi ha notevolmente cambiato  sicuro però che il mio sacrificio e stato fatto per il bene comune.

Ora per fortuna gli spostamenti sono di nuovo possibili e piano piano sto riprendendo la mia attività in acqua salata, ma in questo periodo ho riscoperto un pesce che ho sempre cercato poco , vuoi per il suo poco interesse e fama , ma un predatore molto astuto e non facilissimo da catturare, sto parlando del Cavedano.

Sicuramentela la  scelta di catturare qualche "ciprinide" e dettata dal fatto che il mio pesce preferito ormai nelle mie zone non e più presente come un tempo, sto parlando del Bass, non  voglio di certo  polemizzare ma onestamente provo un leggero dispiacere , ciò non toglie che per noi amanti delle esche artificiali una valida alternativa la si trova sempre.

Non molto lontano da casa in piccoli corsi d'acqua la presenza del cavedano e ancora abbastanza numerosa anche con esemplari di taglia ragguardevole , sono fiumiciattoli non molto profondi  e ricchi di vegetazione sia acquatica che lungo le sponde, ambiante ideale dove questo pesce trova ancora modo di vivere e riprodursi.

Non frequentando molto questi spot e sopratutto non conoscendo moltissimo il predatore in questione ho passato qualche ora ad asservare l'acqua cercando di farmi un idea dove lanciare la mia esca e sopratutto cercando di capire dove loro stazionavano.


A dire il vero non e stato proprio cosi facile a capirlo, o meglio per me non lo e stato, e ci è voluto anche un paio di uscite per capire come muovermi bene in questo nuovo contesto "urbano".

Inanzi tutto ho notato che una buona corrente aumenta non di poco l'attivita predatoria del pesce, ma questo avviene un pò con tutti i pesci, ma una cosa mi ha stupito ed è che molte delle mie catture sono state effettuate  a ridosso della riva ,quasi in prossimita del canneto presente, situazione tipica per un  pescatore di Black Bass non di certo per uno che va a cavedani.

Probabilmente accostano in prossimità della riva , vista la corrente più o mento  sostenuta, ma onestamente non credo che una portatata d'acqua del genere possa intimorire un pesce come il cavedano, sicuramente lungo le sponde trovano molto più nutrimento e questo può spingerli proprio a cacciare a ridosso della sponda, o forse la presenza in zone più profonde di altri "baffuti" predatori ha spinto questo pesce a trovarsi altri terreni di caccia,  ciò non toglie che per poter prendere un pesce in questo fiumciattolo o si lancia vicino a riva o si corre il rischio di tornare a casa con il famoso "cappotto".

Altro fattore molto influente in termini di catture e sicuramente concentrare la nostra azione di pesca nei classici momenti di alba e tramonto e in giornate nuvolose, l'attività predatoria aumenta non poco in questi frangenti data dal fatto che la limpidezzza dell'acqua presente aiuta molto il predatore ad individuarci e di conseguenza scappare, per tanto anche adottare un approcio in stile "giaguaro" non e cosa da sottovalutare.

Veniamo ora al mio SET-UP di pesca al cavedano, ovvero canna , filo , esche ecc ecc.... La mia scelta cade su una canna monopezzo da 7" con una capacità di lancio massima da 3/8 un range ideale per la dimensione  e grammatura delle esche che poi vi citerò, il tutto abbinato ad un mulinello di taglia 2500 dal recupero piuttosto veloce visto che in molti casi dovremmo recuperare anche controcorrente, per fendere meglio la corrente sicuramente un trecciato molto sottile fa al caso nostro , personalemte utilizzo un PE 08 e non ho mai avuto problemi, a questo collegheremo un finalino in fluoro di diametro variabile da uno 0,18 ad arrivare max ad uno 0,25. In fatto di esche  la scelta e molto personale e sopratutto varia , la mia passione per le esche rigide mi spinge ad usare maggiormente queste, anche se negli ultimi tempi l'ulitizzo di piccoli shad in gomma si sta revelando molto alternativa ed interessante specialemnte in quelle situazioni in cui la corrente non e particolarmennte sostenuta.

Nello specifico mi sento di consigliarvi 3 esche o meglio 3 tipologie di esche che in quesrto periodo mi hanno reso particolarmente, ovvero METAL VIBATION (  lipless metallici molto vibranti ottimi in caso di corrente piuttosto sostenuta) BLADE BAITS ( Un ibrido tra un metal vibration ed un classico me sempre efficacie cucchiaino, ottima esca da usare in tutte quelle condizioni di acqua sporca o quando dobbiamo far captare la nostra esca al predatore di turno) e per ultimo, ma non per importanza direi un SOFT SHAD ( imitazione più o meno veritiera di un pesce foraggio, ottima montata su piccole jig Head e usata a swimming appena sotto la superficie) .

Mi sta piacendo questo contesto di pesca alternativa, fatta di piccoli spostamenti , magari con mezzi altrnativi come la bici e sopratutto in zone poco considerate, penso proprio che prossimamente mi attrezerò a dovere magari acquistando una bella canna travel da inserire nello zaino assieme a tutto l'occorente, in modo  da avere tutto pronto all'uso occupando pochissimo spazio.

Non so forse sto affrontando un percorso nuovo oppure sto riscoprendo cose vecchie ma penso proprio che quest'anno dedicherò più di quelche pescatina a pesci alternativi che per parecchi anni ho snobbato.

A presto 

MARCO PASQUATO

SPINNING PASSION STAFF

WELCOME MANUEL

 


Ciao a tutti!!!! 

Mi presento: sono Manuel, un giovane pescatore della laguna di Venezia.
Pesco prevalentemente dalla barca e negli ultimi anni mi sono dedicato ed appassionato alla tecnica dello spinning.
Perché proprio lo spinning?? Perché é, a parer mio, un vero e proprio gioco di strategia tra noi stessi e i predatori che vogliamo insidiare; scegliere la strategia o meglio l' approccio giusto può risolvere la nostra battuta di pesca.
Tra le nostre cassette porta artificiali indubbiamente non dovranno mai mancare le hardbaits o per meglio dire le esche rigide, ad esempio minnow, jerkbait, wtd e popper, più o meno grandi a seconda della situazione in cui ci troviamo o del pesce che vogliamo catturare.
Oltre alle hardbaits possiamo aggiungere come nostra "arma" anche le softbaits, ovvero le esche siliconiche, tra cui i classici shad oppure esche che possono simulare dei piccoli crostacei denominati "craw" o "creature". Queste ultime durante il nostro recupero mostrano come particolarità un nuoto molto più realistico rispetto alle hardbaits.
Molto spesso alcune circostanze di pesca possono metterci in difficoltà e, scegliere accuratamente il nostro approccio come un vero e proprio stratega, può non essere sufficiente. Qui entra in gioco la fantasia.
Un' esca più adatta all'acqua dolce può rivelarsi molto efficace durante le nostre battute di spinning alla spigola, in questo caso,nella foto che vedete, ho scelto il supernato walk un'esca ibrida che sta nel mezzo tra hardbait e softbait.
Il supernato walk si presta a molti usi, può essere utilizzato come un wtd oppure, se riempito con un pò d' acqua, immergendolo e schiacciandolo leggermente, si trasforma in un vero e proprio subwalk che tende ad affondare durante le nostre pause.
Un' altra caratteristica di questo artificiale è la sua armatura composta da un doppio amo aderente al corpo, che permette di svolgere al meglio la nostra azione di pesca, anche in presenza di ostacoli o alghe in sospensione, particolarità che può rivelarsi molto redditizia se si pesca in strutture oppure erbai di alghe fanerogame. 
Mi auguro che questa mia piccola esperienza di pesca possa esservi utile cari lettori di spinning passion, soprattutto a chi come me, sta cercando di imparare questa meravigliosa tecnica chiamata spinning.
Colgo l' occasione per ringraziare un grande amico Marco Pasquato per avermi dato l' opportunità di raccontarmi in questo splendido blog.
UN ABBRACCIO A TUTTI!!! Manuel Dal Gesso