FESTIVITA' NATALIZIE "REALI"..................

L'inverno aimè e arrivato , stagione che personalmente non adoro ma purtroppo mi devo adattare e sopportare il grigiore del cielo e le corte e fredde giornate, unico lato positivo che nei mesi freddi si hanno maggiori possibilità di catturare predatori che negli altri mesi sono più diffidenti o meno propensi ad attaccare le nostre esche artificiali, o semplicemente più facili da catturare.
Uno di questi e senza ombra di dubbio il Persico reale , un predatore dalla livrea particolarmente colorata e dotato di una discreta combattività, ama starsene in questo periodo al "calduccio" di qualche buca magari contornato da enormi branchi di pesce foraggio , in modo da "pasteggiare" senza fare tanti sforzi, un po come me che amo starmene comodo in poltrona e sgranocchiare qualche snack hahahhahaha......
Tra gli snack "artificiali che il persico reale ama particolarmente ci sono senza dubbio piccoli shad siliconici magari proposti in colorazioni sgargianti come quello in foto(MOLIX RA SHAD 3"), oppure in base alla trasparenza dell'acqua le livree naturali sono le più appetibili.
Il loro innesco sarà fatto su piccole jig head  dotate di un amo dallo spessore del filo piuttosto sottile, che ci garantirà una maggiore penetrabilità  nella piccola bocca del nostro pesce, mentre per quanto riguarda le grammature quelle che uso maggiormente sono 5 e 7 grammi che ben si adattano alla corrente e alle profondità del tratto di fiume che abitualmente frequento.
Buona regola per un ottima riuscita della nostra pescata e l'utilizzo di un buon ecoscandaglio che ci aiuterà non poco nell'individuazione dei branchi di pesce foraggio, solitamente individuati questi i predatori come il reale ed il perca sosteranno nelle immediate vicinanze e non sarà difficile trovarli.
Momenti di maggiore attività sono senza dubbio le prime ore del mattino ed il tramonto , anche se in giornate particolarmente nuvolose l'attività può protrarsi anche per l'intera giornata.
La nostra azione di pesca sarà fatta di continui lanci nelle zone prescelte e cercheremo di far passare la nostra esca il più possibile al contatto con il fondo , ho notato che recuperi piuttosto lineari e molto lenti sono più produttivi rispetto ad altri più vivaci, forse perché le fredde acque di questo periodo inducono il nostro predatore ad attacchi più lenti ma decisi.
Ho in mente sperimentare una tecnica "salata" rivisitandola e adattandola ad il reale ed altri predatori d'acqua dolce, sto solo aspettando il momento propizio ma sono sicuro che ne vedremo delle belle!!!!!!!!! per cui date una letta ai prossimi Post forse troverete qualche nuovo spunto per le prossime vostre pescate.
A presto
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

BASS DI METALLO (il video)


Ecco un breve video dove vediamo le potenzialità dello spoon nei confronti del nostro amico Bass

SWIMMING SHAD PER LA "REGINA"

Per molti aspetti questa stagione di spinning alla spigola  e senza ombra di dubbio la più strana ma allo stesso tempo proficua degli ultimi anni. In questi ultimi periodi ci siamo imbattuti in catture fatte in topwater in spot dove mai avrei pensato di poter trovare delle spigole, poi siamo passati a catturarle in distese d'acqua insignificanti per molti senza alcun riferimento visivo, in fine adesso che le giornate si fanno freschine le catture vengono effettuate prevalentemente in acqua più profonda.
Alla base di tutto questo a mio avviso e la grande quantità di pesce foraggio che in questo anno ha colonizzato la nostra laguna , portando con se questa scia di predatori da prima il serra per poi lasciare spazio in questo autunno alla spigola.
In molti casi dove c'era grossa presenza di foraggio era inevitabile e lo e tuttora trovare la nostra amata, che poi sia in attività predatoria o meno questo e tutto da verificare, ma di certo lei era li e prima o poi sarebbe entrata in attività.
Indubbiamente una buona conoscenza del nostro ambiante e degli spostamenti del pesce foraggio aiuta non poco la nostra azione di pesca, capisco che per molti non e cosa facile, ma a volte un buon occhio allenato può scrutare piccoli movimenti a pelo d'acqua che possono  dare indicazione della presenza di piccoli pesci in zona.
Altro importante fattore da tenere in considerazione e la marea, in moltissimi casi questa influenza molto l'attivita sia della spigola che gli spostamenti del foraggio. la mia personale esperienza mi ha portato a delle conclusioni e con molta tranquillità vi posso dire che più la marea e sostenuta avremo una maggiore attività ridotta pero in un breve periodo, mentre se la corrente e molto più lenta l'attività predatoria sarà  più minore  e diluita in un lasso di tempo maggiore.
In queste particolari situazioni dove abbiamo la grande necessita di sondare più acqua possibile in modo da trovare le spigole in attività , la miglior soluzione che ho trovato e senza dubbio un buon shad siliconico montato in una jighead e recuperato swimming appena sotto al superficie dell'acqua.
Questa tecnica molto in voga nello spinning al "Bass" ha trovato quest'anno una svolta anche in acqua salata , regalandomi non poche soddisfazioni.
Nelle mie diverse pescate ho fatto parecchie prove ed esperimenti e ad oggi posso trarre delle conclusioni che voglio condividere con voi, la prima ricade nella scelta del nostro shad che a mio avviso per primo deve essere della misura del pesce foraggio presente , e per secondo non deve avere un nuoto molto invasivo, questo perché deve assomigliare il più possibile al pesce che la spigola si sta cibando in quel momento.


In nostro artificiale deve essere montato in una jig head dalla forma idrodinamica ,una classica forma Shad e l'ideale e aiuta non poco a dare naturalezza alla nostra esca in fase di recupero.
Ultimo ma non per grado di importanza e il tipo di recupero più produttivo che ho riscontrato , che a mio avviso e il classico e intramontabile "drittone" senza tante varianti, questo sempre per lo stesso motivo che vi dicevo prima , ovvero dare naturalezza e realismo alla nostra esca.
In allegato a questo articolino troverete una foto di una delle tante catture effettuate con questa tecnica  e inoltre una carrellata  di alcuni artificiali da me utilizzati con le relative jig head che maggiormente mi hanno dato soddisfazione in questo autunno dedicato alla "regina".
Ringrazio pubblicamente un gruppo  di giovani pescatori Lagunari che tempo fa mi aveva contattato alla mail del Blog chiedendomi alcuni delucidazioni sull'utilizzo di alcune esche, dalle foto ricevute noto con piacere che i risultati non sono mancati...Grazie Ragazzi continuate cosi....
A presto
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

BASS di "METALLO".............

Tutti sappiamo quanto l'evoluzione e le novità condizionino la nostra vita quotidiana, questo fattore vale anche nella pesca, ovvero si ricercano sempre nouve soluzioni per ingannare i nostri tanto amati pesci, oppure si evolve qualcosa che già in passato era rivoluzionario.
Con questo mio breve articolo vi voglio parlare della rivisitazione in chiave moderna di uno di quegli artificiali che ha fatto avvicinare molti di noi al fantastico mondo dello spinning, sto parlando dell'ondulante o chiamato in forma attuale SPOON ......
Possa sembrar strano come un normalissimo pezzo di latta sagomato possa scatenare l'aggressivita di molti pesci, questo forse perché imita in maniera strana un pesce ferito, o forse per qualche altro strano motivo  a noi sconosciuto, fattostà che se usato nella giusta maniera sa regalare catture di tutto rispetto.
Negli Stati Uniti questo genere di artificiale sta riscuotendo un buon successo e in molti spot sta regalando veri propri big bass a patto che lo si usi nella giusta maniera.
Leggendo qua e la in internet trovo che varie sono le tipologie di spoon che si usano per la ricerca del bass , artificiali da forma e peso diverso che si usano in condizioni e fondali di vario tipo, ma sembra proprio che il più versatile e catturante siano i "Flutter Spoon" ondulantoni anche di generose dimensioni (4 o 5 pollici) con un peso che può superare l'oncia, che grazie al suo "sfarfallare" in fase di caduta riescano a stimolare molto gli attacchi del nostro amico "verdone".
E chiaro che e un esca da usare prevalentemente in verticale a ridosso di erbai o strutture, ciò non toglie che se usato con un classico recupero a "dente di sega" molto in voga in mare, non si possano effettuare catture, insomma un esca molto versatile che se usata nella giusta maniera saprà stupirci e regalarci delle belle emozioni.
Per farve vedere al meglio come funziona  il nostro Spoon , ho scelto un video dell'amico Paolo di MOLIX JAPAN dove vedrete il particolare sfarfallio in fase di caduta e il giusto movimento da imprimere affinché l'esca risulti catturante al meglio.

Molti amici pescatori hanno già cominciato ad togliersi qualche bella soddisfazione come lo dimostrano le foto che l'amico Maury mi ha mandato, dunque che aspettate provate almeno una volta ad utilizzare questa tipologia di esche , sono sicuro che i risultati non tarderanno ad arrivare e se invierete le vostre foto alla mail del Blog saremo bel lieti di condividerle ai nostri amici lettori.
Un grazie a Maury per le foto  e ringrazio tutti gli amici che continuano a seguirci e ci danno la spinta per continuare.
A presto MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF


WTD PER LA "REGINA" LAGUNARE.................

Mai come quest'anno , viste le ancora alte temperature dell'acqua o vuoi che negli ultimi periodi abbiamo affinato la tecnica, stiamo effettuando diverse catture con esche top water, indiscutibilmente le più affascinanti e adrenaliniche visto che riescono a scatenare attacchi da parte del nostro predatore a dir poco da infarto.......
Indubbiamente l'esperienza accumulata in questi anni di ricerca ha permesso di individuare in primis degli spot idonei a questa pesca e per secondo le condizioni di marea migliori per far si che la nostra esca nuoti in momenti dove l'attività delle spigole e maggiore.
Questi due fattori sono di sicuro i più importanti quando affrontiamo una buona battuta di pesca alla spigola, certo non e facile individuarli , ma le esperienze negative passate e le info che riusciremo a raccogliere potrebbero portarci a i risultati tanto desiderati.
Come ultimo fattore d'importanza citerei l'esca, non perché questa sia meno importante , ma semplicemente che se non la facciamo nuotare nello spot giusto al momento giusto potremmo avere anche la migliore esca al mondo ma il risultato sarà disastroso e sconfortante.

Tra le miriadi presenti ormai nel mercato la mia personale scelta ricade prevalentemente si piccoli WTD dalla forma allungata e con un nuoto non molto invasivo, molti di questi modelli dispongono di rattlin ovvero delle sfere all'interno dell'esca che in fase di nuoto emettono dei rumori che possono stimolare l'attacco, a mio avvisto quest'ultimi sono da utilizzare in condizioni di acqua leggermente velata oppure quando soffia un po di vento e questo increspa l'acqua, mentre il modelli silent sono da utilizzare in condizioni di assenza di vento e acqua chiara , naturalmente queste sono mie personali considerazioni e possono variare da spot a spot , anzi invito voi tutti a commentare sotto questo mie breve articolo come utilizzate i vari top water per la spigola, sono sicuro che apprenderà sempre cose nuove ed interessanti.
Il recupero che imprimeremo ai nostri WTD  e molto personalizzabile, ma amio avviso il migliore resta un nuoto a zigzagare continuo senza mai fermarci, anche quando noteremo dietro la sagoma della preda, anzi e proprio in questi casi che bisogna mantenere sangue freddo e continuare nella nostra zione di nuoto, se il nostro predatore sarà propenso all'attacco non andrà di certo per le sottili e azzannerà la nostra esca con ferocia , mentre ci sono situazioni in cui avremo degli inseguimenti ma nessun attacco finale, ecco in queste situazioni e molto improbabile riuscire ad allamare la nostra preda,in quanto reputo che la spigola in questi frangenti insegua più per curiosità che con intento all'attacco.
Detto questo non mi resta che godermi ancora per poco questo scampolo di autunno ancora tiepido e spero che le temperature ancora miti mi permettano di godermi qualche altro bel attacco in top water.......
A presto MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

SLOW PITCH UGUALE BIG FISH

Prometto che sarà l'ultimo mio post dell'anno riguardante il jigging , ma di certo non potevo condividere con tutti gli amici e lettori che si seguono questa bellissima cattura effettuata dall'amico Agostino proprio in una delle sue abituali battute di pesca.
Si tratta di una bellissima leccia Amia che ha attaccato con violenza quel piccolo pezzettino di piombo che tante soddisfazzioni sta dando a molti spinner veneti , che come me hanno riscoperto e perfezionato la tecnica del light jigging adattandolo alle nostre acque e alle nostre prede.

Prima o poi tutti eramo convinti che anche questo pesce non potesse  resistere a questa particolare tecnica e dopo svariati tentativi e prove la cattura è avvenuta, anche se a dire il vero in quel momento le prede ricercate erano altre , ma molto probabilmente questa "belva" condivideva le stesse zone di caccia e non ha resistito ad addentare il malcapitato jig.
La lotta e stata serrata vista la particolare leggereza dell'attrezzatura, ma alla fine dopo oltre 45 minuti di lotta il nostro gladiatore a vinto la sua personale sfida issando a bordo questa bellissima Leccia .
Posso solo immaginare la soddisfazzione e la gioia provata dall'amico Agostino, non nuovo a queste imprese , nel catturare un pesce del  genere con un attrezatura cosi leggera, ricordo la mia prima leccia catturata quasi 10 anni fa proprio al suo fianco.  pioniere dello spinning alla leccia da molti anni, questo pescatore meriata tutta la mia stima e rispetto.
 Dopo le foto di rito il pesce e tornato a nuotare libero con la speranza che prossimamente ritorni piu in forma che mai e possa regale emozioni come quelle provate dall'amico Agostino..
Complimenti da tutto lo staff di SPINNING PASSION.

"VERTICALIZZATE SETTEMBRINE"

E anche settembre se ne è andato e con se se ne vanno un buon numero di belle pescate in verticale rivolte per lo più ad una specie poco presente lungo le nostre coste, ma che quest'anno sembra numerosa più che mai , sto parlando di piccoli esemplari di ricciola, un pesce divertentissimo  e molto combattivo.
Assieme al gran numero di Lampughe quest'anno anche numerose ricciole hanno e stanno popolando il nostro tratto di mare e in molti casi convivono gli stessi ambienti e zone, le ho trovate a ridosso delle cosiddette "cozzare" che non sono altro che degli allevamenti in mare di Cozze. Questi particolari spot grazie alla loro conformazione offrono riparo e cibo per molti predatori e diversi periodi dell'anno ospitano varie specie di pesci come in questo caso le ricciole.
La pesca in se stessa e molto semplice e basilare, l'importante e trovare la zona giusta dove il predatore staziona, fatto questo una cannina leggera abbinata ad un mulinello adeguato,  una manciata di jig dal peso variabile tra i 40 e i 60gr e la nostra attrezzatura e bella che pronta.
Solitamente se le ricciole sono presenti gia dalla prima cala avremmo l'attacco che nella gran parte dei casi sarà fulmineo e irruento, dovremmo essere lesti e veloci nel ferrarla per far si che gli ami compiano il loro dovere. Nella gran parte dei casi mi e capitato mentre issavo la preda di vederne altre dietro il mio artificiale come se volessero scipparlo alla ricciola allarmata, questo e sinonimo che il gruppo e numeroso e particolarmente propenso ad attaccare i nostri artificiali.
Sono pesci che possono diventare molto grandi e regalare soddisfazioni a parità di un tonno, e buona regola non approfittare di queste situazioni e cerchiamo di rilasciarle per dar loro la possibilità che un giorno diventino grandi e farci divertire forse in maniera più "goduriosa".

In una di queste uscite mi e capitato di imbattermi in un piccolo branco di alletterati famelici che assieme ad alcune ricciolette condividevano un Boa di segnalazione. Dopo aver preso alcune "Lole" sentivo delle abboccate più violente e le prime ferrate avvennero a vuoto , non riuscivo a capire cosa fossero, pensavo più dei grossi sugarelli, quando poi finalmente ne allamo uno e con mio stupore mi accorgo che si trattava di un piccolo alletteraro che non ha saputo resistere al  fido amico di mille avventure lo "JUGULO",anche in questo caso ne seguirono altri tutti scrupolosamente rilasciati nel loro e nostro mare.
A volte mi sembra strano che un semplice come geniale pezzo di piombo possa regalare  catture ed emozioni in questo modo, sono sicuro che questa forma di light jigging possa darmi altre future soddisfazzioni e perché no altre catture anche insolite, la cosa mi sta preoccupando mi sa tanto che mi sto ammalando di "Jigghite" , speriamo almeno non sia una forma grave.......................
A presto
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

"BRASILIANE VENETE" Il video.....................



Non poteva mancare anche il video che raccoglie i momenti hot della divertente pescata fatta qualche settimana fà alla ricerca delle tanto blasonate Lampughe...Buona Visione....

"BRASILIANE" VENETE.......(Lampughe adriatiche)

Chi mi conosce bene sa quanto ami il Brasile e in particolar modo il sud America in generale, ma questa volta non vi voglio parlare di questo ma bensì di un pesce che in questo periodo dell'anno accosta e che appunto dai suoi caratteristici colori verde oro viene soprannominata da tanti la "Brasiliana" sto parlando della Lampugna un predatore vorace e molto propenso ad attaccare le nostre esche artificiali.
Ha l'abitudine ripararsi o sastare in prossimità di boe, relitti o tronchi affioranti o in generale qualsiasi cosa galleggi e che gli dia riparo , non appena individueremo uno di questi oggetti se le Lampughe saranno presenti già dal primo lancio noteremo la loro presenza .
Generalmente la troveremo in branchi anche piuttosto numerosi e non appena ne avremo agganciata una noterete che le altre lampughe presenti inseguiranno la nostra preda fin sotto barca come se volessero rubargli l'esca, .
E molto vorace e i primi lanci solitamente sono i più profiqui ed e piu facile ingannarla, man mano che la pressione aumenta divendera sempre piu diffidente ed e perciò che e meglio accendere il motore e spostarsi in un altro spot.
Era qualche anno che non ne prendevo qualcuna forse perche gli anni precedenti si erano fatte vedere in maniera meno massiccia , al contrario sembra proprio che le nostre coste siano ben popolate di questo predatore e pure di taglie interessanti.
Nell'attesa che la stagione dei Tonni riparta assieme ai ragazzi del Kraken Team decidiamo di trascorrere qualche ora in mare alla ricercha di qualche bella lampuga , primo per riprendere confidenza con il mare aperto e per secondo divertirsi un pochino con attrezzi light, non proprio sempre presente a bordo del Gommone......
L'alba la trascorriamo alla ricerca di qualche serra, ma la sfortuna anche stavolta mi accalappia e fa si che il serra della "Vita" si slamasse a pochi metri dal  guadino...Povero sciocco lui non sapeva che gli avrei ridato la libertà e ha fatto di tutto per liberarsi e ci è pure riuscito, vabbè fa niente spero un giorno rincontrarlo magari più grosso e cattivo...
A sole ormai alto e il momento di andare e prendere il largo in cerca delle "Brasiliane" , percorriamo qualche miglio e notiamo subito un taglio d'aqua interessante con notevoli strati di erba galleggiante probabilmente proveniente dalla foce del Po. Come precedentemente descritto se le  lampughe sono presenti gia dai primi lanci riceveremo gli attacchi, e così e stato e le prime catture cominciano ad arrivare anche se non di taglia.
I nostri casting Jig volavano in acqua come proiettili  e non appena cadevano in acqua cominciava un recupero frenetico e veloce e dopo qualche giro di manovella avveniava l'attacco..
Passano i minuti e cominciano a farsi sempre piu diffidenti tanto da non  avere più nessun inseguimento o attacco , decidiamo dunque di riprendere il largo in cerca di altri spot profiqui e il  fiuto ci porta poco lontano dove un insignificante rametto in acqua con qualche gabbiano appollaioato  in relax ci fa intuire che potrebbe essere un hot spot.

Il fiuto non ci ha tradito e le catture riconciano a fioccare e  visto il sole alto abbandoniamo i casting jig per cercare qualche bel 'attacco a popper o esche di superficie e manco a dirlo gli inseguimenti e le esplosioni cominciano ad arrivare , che dire che sia un pesce piccolo o grande quando attacca un esca in superficie e sempre una bella emozione.
Era da un pò di tempo che non mi divertivo tanto , prese poi  con attrezzatura light e uno spasso, meglio dedicare prossimamente qualche altra uscita prima che ci abbandonino e se la fortuna mi assiste mi piacerebbe tanto vedere una di quelle "Lampugone" che popolano i mari tropicali, consapevole però che dalle nostre parti sono veramente rare....
Quando salgo a bordo del Kraken il clima che si respira e a dir poco eccezzionale, e non per ultimo le soddisfazzioni arrivano con una certa regolarità, un merito a tutto questo va a il mio amico e capitano di questa imparcazione il grande Leonardo, grazie di cuore....
Alla prossima Avventura e grazie mille che ci seguite cosi numerosi.
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

TROTE, FIUMI E SHAD SILICONICI..........................


Dopo qualche tempo lontano dai monti dedico una giornata di pesca al mio amato Piave. Nel periodo estivo si punta tutto sulle prime ore del mattino. E’ ancora buio quando inizio a guadare il fiume, munito di una buona lampada, e raggiungo il mio spot appena fa luce. L’acqua è velata e non è quello che ogni spinner di montagna desidera. Ciò nonostante le sensazioni sono positive. Arrivato sugli spot buoni e aperta la mia takle box scorgo l’esca che desidero lanciare in quelle lame di corrente: l’SS Shad. Il colore dell’acqua mi suggerisce di puntare al colore marron glace che e  abbastanza simile alla livrea dei barbi e del cavedani che popolano questo tratto di fiume. La scelta di questo Shad è determinata dal suo tipo di piombatura, dal suo nuoto imitativo, ma soprattutto dal fatto che ha un ottimo potere anticanglio. Può sembrare strano in un fiume dal fondale pieno di sassi parlare di incaglio, ma quando si cercano pesci di taglia, i lanci spesso mirano a ceppaie sommerse o grossi massi che fermano detriti dove si rischia di perdere l’artificiale. Non voglio modificare troppo il nuoto dell’esca e così ne preparo due con differenti piombature: una da 1/2 oz per sondare lontano, a ridosso di massi con buona profondità, a contatto con il masso (possibile tana); l’altra con la zavorra da 3/8 oz da lanciare a monte delle correnti per recuperare a saltelli a contatto con il fondo, pescando a salire.
I risultati non tardano, e soddisfano per quantità e qualità delle catture. Noi che spesso peschiamo la trota non amiamo gli ami montati a texas o mascherati dall’ esca. Soluzioni che riteniamo non proprio adeguate alla mangiata veloce del salmonide. Gli strike che ho avuto fanno decisamente ricredere: l’amo esce in modo ottimale dallo shad grazie al suo particolare sistema e alla morbidezza della gomma e, pur pescando con ardiglione schiacciato, non ho registrato slamature. Sono felice di aver portato SS Shad a conoscere la marmorate e le fantastiche fario del mio fiume. Ancora una volta Molix ha realizzato un’esca molto performante e versatile, regalandomi una delle più belle pescate di questa stagione.
Luca Passarella
SPINNING PASSION STAFF

SUZUKI QUESTA SCONOSCIUTA.......................

Quanti di noi appassionati di pesca alla spigola girovagando per la rete sarà incappato in qualche bel video giapponese sulla pesca delle Suzuki ( la sorella nipponica della nostra spigola)???  penso in tanti !!molti si  saranno chiesti quali siano le differenze con la sorella europea  e quali siano le caratteristiche che la accomunano senza tralasciare anche il fattore pesca .
In questo la rete può esserci di aiuto , ma mai come un pescatore locale che grazie alle sue esperienze e quelle del suo gruppo di amici ci può aiutare ,e per questo che ho chiesto aiuto a Paolo Uchida di MOLIX JAPAN a darmi una mano per cercare e capire  alcune informazioni che potrebbero tornarmi utili nel prossimo futuro.
Il branzino Giapponese chiamato Suzuki e una specie asiatica ,tipica del Pacifico ocidentale, il suo habitat ideale sono le scogliere marine e gli estuari dei fiumi, ama anche le acque salmastre e non e raro che risalga i corsi d'acqua  anche per svariati chilometri.
Questa specie può raggiungere il metro di lunghezza e a differenza della cugina europea non supera 8/9 kg di peso, in effetti l'esemplare a ora piu grosso catturato e un pesce di kg 8,7, e molto ricercata dai pescatori sportivi Giapponesi e in alcune zone del paese del sol levante l'accrescimento e molto lento a causa della grande pressione di pesca.
Una cosa molto interessante e il cambio di nome man mano che il pesce cresce, diciamo che il tradizionale nome Suzuki viene dato all'esemplare adulto con una lunghezza che varia tra i 70 e i 90 cm, a seguito ecco alcune foto delle varie fasi di accrescimento con il relativo nome ...


Leggendo questa breve descrizione tecnica sicuramente avrete notato che ci sono ben poche differenze tra la nostra spigola e la Suzuki Giapponese, forse le più marcate differenze sono forse nel modo di pescarle con tipologie di artificiali sicuramente meno utilizzati da noi europei ,
Parlando con Paolo constato che le esche utilizzate in molti spot sono le stesse che usiamo noi, ovvero  minnow, topwater e piccoli jerbait, forse esche che noi utilizziamo poco sono il metal vibration o le esche vibranti in generale , cosa che i pescatori giapponesi utilizzano molto e con ottimi risultati.Sono esche di piccole e medie dimensioni costriute prevalentemente in metallo dotate di un nuoto stretto  molto irritante, si prestano a essere utilizzate in svariati modi e con svariati recuprei  ma vengono solitamente usate a ridosso delle scogliere oppure nei lughissimi moli dei porti Giapponesi.
Una cosa che ho notato in molti video e il tipo di recupero che molti pescatori usano, ovvero come direbbe un caro amico "un Drittone" un recupero lineare senza jerkate o accelerazioni varie , una particolarità che nell'arco di questa stagione ho voluto mettere in pratica e i risultati non si sono fatti attendere, specialmente  quando la marea e piuttosto sostenuta un recupero lento di questo tipo e molto più catturante forse perchè imita in maniera più veritiera un pesce che nuota controcorrente.
Le ore notturne sembrano le più reditizzie , ciò non esclude che durante il giorno non vengano fatte catture di rilievo, ma come avviene per la cugina europea sembra proprio che il buio accentui l'attività predatoria e di conseguenza la predisposizione ad attaccare le nostre esche.
Molto diffusa in questo momento la pesca con le swim bait , esche di generose dimensioni che nel bassfishing hanno trovato un gran numero di appassionati, sinceramente non ho mai provato l'utilizzo di queste esche anche se più volte mi era frullato per la testa, però dopo le foto che mi ha mandato Paolo mi hanno fatto scattare una molla e ho giusto un paio di spot dove prossimamente proverò a far nuotare una bella swim.....
Dopo tutto questo parlare mi sembra di aver intuito che grosse differenze tra la nostra Spigola e la Suzuki Giapponese non ce ne siano , ma sono sincero questo pesce mi affascina , come pure tutto quello che gira attorno al mondo della pesca in Giappone, chissà forse un giorno riuscirò a mettere piede in questo paese e magari riuscire pure a pescarci....
Un grazie particolare a Paolo Uchida di MOLIX JAPAN per le informazioni e le foto.
A presto 
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF



BOATO SERRA..................

Abbiamo passato diverse serate in mare a cercare questo predatore e le soddisfazzioni non son certo mancate, pesci piccoli ma ache di taglia pescati sia in top water sia con long jerk, insomma non ci siamo fatti mancare neinte, e cosa c'e di meglio di una sana pescata tra amici???  Ecco un breve video dove tra una risata e l'altra effettuiamo qualche cattura.....E adesso che la bella stagione e quasi finita avremo tutto il tempo necessario per preparare per benino la prossima annata......Buona Visione....

ORATE LAGUNARI.........

In questi anni nel Blog  si è sempre parlato di spinning o per lo meno di esche artificiali, bè questa volta  esco dai normali canoni e questo post sarà rivolto ad una pesca che specie in questo periodo pratico, ovvero la pesca dell'orata con esce naturali.
Tutti sanno quanto sia legato al mio territorio di apparteneneza e quanto ami al "mia" laguna ,specie in questo periodo dove e ben popolata da questa specie particolarmente interessante da catturare non solo per la sua bontà delle carni ma anche per la sua particolare combattività .
Sto parlando dell'orata una specie che fino a non tanti anni fa non era cosi massiciamente presente nelle nostre acque, ora invece sembra abbia trovato un habitat ideale dove passare gran parte della bella stagione , per poi riprendere il mare aperto verso ottobre.
La loro cattura può sembrare facile e fare dei buoni carnieri una casa possibilissima, invece per riuscire nel nostro intento dovremmo  sempre seguire i ritmi dettati dalla laguna e i continui cambi di abitudini di questo pesce.
Dalla mia seppur breve esperienza in questi anni ho visto canbiare notevolmente i periodi di maggiore attività di anno in anno e dare una linea guida mi risulta particolarmente difficile, di sicuro abbiamo una maggiore attivita in tutte quelle fasi di marea non particolarmente sostenuta, per la catture degli esemplari più belli sicuramente le fasi del tramonto e dell'alba sono le piu indicate, ultimo sicuramente le esce di qualità e gli inneschi a volte molto curati possono fare la differenza.

La tecnica nella sua semplicità e particolarmente efficace, sto parlando di una normalissima pesca a fondo fatta con attrezzi a volte perticolarmente potenti dovuti al fatto che in alcuni spot e momenti si usano piombature  pesanti di ben superiore ai 100 gr, anche se la mia preferenza e pescare in acque più basse e usare attrezzi e piombature piu leggere capaci di garantirmi una pesca piu divertente però sicuramente meno prodittuva in termini di catture.
La montatura e molto semplice e nel mio  caso uso un attacco per il piombo che normalmente  si usa nel Carpfishing al quale attaccheremo un zavorra  che ci permetta di rimanere ben ancorato nel fondo con grammatura variabile tra i 60 e i 150 gr, a seguire un gommino paracolpi e una robusta girella alla quale collegheremo il nostro finale di diametro variabile tra lo 0,30 e lo 0,40 armato con uno o piu ami di robusta fattezza capaci di penetrare agevolmete nella duar bocca di questo pesce.
Le esche come dicevo prima giocano un ruolo importante a mio avviso, averene una buona quantità e varietà e fondamentale, come pure la loro freschezza, un innesco fatto con dei vermi appena pescati e innescati nella giusta maniere sicuramente avranno un altro effetto in acqua e saranno molto piu appetibili. Parlando con amici pongo sempre questo confronto e faccio loro capire quanti sia importante la presentazione e la freschezza dell'innesco.....Se in una tavola imbandita ti trovi difronte a due piatti di pasta uno particolarmente invitanete  e colorito ( esche fresche) e nell'altro una triste pasta in bianco ( esche non fresche) queli dei due scegli???  la risposta e ovvia ...
Detto questo vi prometto che i prossimi post parleranno di spinning , ma per ora lascitemi prendere qualche altra bella orata..
A presto Marco Pasquato
SPINNING PASSION STAFF


TOMBARELLI VENEZIANI............

E stata una apparizzione fulminea, ma qualche Tombarello antistanti le coste Veneziane ha cominciato a farsi vedere...Vi proponiamo questo video dell'amico Damiano che e riuscito ad intercettarli durante una delle sue frequenti pescate e il divertimento non si è certo fatto attendere....Speriamo in una loro ricompara , e di certo questa volta non ci troverà inpreparati .......


COMPORTAMENTI E ABITUDINI DEL SERRA IN LAGUNA VENETA.............................


E anche quest'anno la più bella stagione dell'anno e arrivata e le lunghe giornate e il clima caldo mi fanno stare bene, anzi benissimo...... Come gli anni precedenti anche quest'anno e forse in maniera più massiccia ha fatto visita alle nostre coste un predatore che sta sempre più appassionando e trascinando un gran numero di pescatori  a provare lo spinning in mare.
Ormai sono passati diversi anni dai loro primi avvistamenti, ma si può dire che negli ultimi due c'e stata una vera e propria esplosione di questo predatore che ha colonizzato alcuni tratti della nostro bellissimo litorale.
Questo mio breve articolino non vuole essere il classico racconto delle mie pescate, ma vuole essere una mia personale linea guida su come affronto le mie, anche se non frequenti pescate al pesce serra in laguna di Venezia.
Inanzi tutti cerchiamo di capire quali sono i periodi che solitamente questo pesce accosta!!  in linea di massima i mesi che vanno da maggio a settembre sono la fascia di tempo in cui lo potremmo trovare, anche se solitamente il picco lo si ha in concomitanza dei mesi caldi ovvero Giugno , Luglio e Agosto.
I primi periodi la loro presenza e localizzata in alcuni tratti ben definiti e caratterizzati da acqua leggermente più calda e ricca di foraggio, qui li cercheremo prevalentemente a minnow o jerk di generose dimensioni visto che la loro attività a galla sarà ancora scarsa..
Col passare dei giorni la loro presenza si intensificherà e cosi anche la loro attività, le zone in qui li potremmo trovare sono le imboccature di porto, le dighe foranee e tutte quelle zone che hanno una grande entrata e uscita di pesce foraggio e nutrimento. Non sono da escludere anche delle zone adiacenti alle spiagge dove in questo periodo pascolano Orate e Mormore, prede preferite del nostro amico dentuto....
In questo periodo la temperatura dell'acqua e decisamente salita come pure l'agressività del nostro predatore, ecco che le esche top water entrano in gioco.. Cosa c'e di meglio di un attacco di un pesce  a galla?  credo che la spettacolarità sia unica, il tutto se poi e accompagnato da un bel pesce direi che siamo al massimo della goduria...
Le ore migliori sono senza dubbio il tramonto fino a notte inoltrata, ma solitamente l'ultima ora di luce e il top moment...
Solitamente l'esemplare di taglia e un pesce solitario o al massimo si aggrega a pochi suoi simili, sicuramente un buon popper ci permetterà di sondare molta acqua e grazie al suo rumore caratteristo sarà di sucuro più stimolante di un jerk anche se sapientemente manovrato.
L'esca di reazione che ben aveva funzionato ad inizio stagione adesso trova spazio specialemente in una pesca che io definisco di "rapina" ovvero in tutti quei momenti dove  troviamo il serra in caccia sulle sue prede, non e raro lanciangogli sopra riuscire a prenderlo, cosa che con il popper ritengo più dicfficile.

Più l'estate giunge al termine piu avremo una riduzione dell'attività e della presenza dei serra nelle nostre zone , solitamente ho visto che l'attività maggiore la si ha fino ai primi di agosto per poi escendere drasticamente anche se la loro presenza e ancora molto alta, questo fenomeno non me lo so ancora spiegare, ma e certo che le loro catture saranno meno frequenti.
Ultimo appunto, mi ero sempre chiesto che fine facesse questo pesce in quelle calde giornate estive, dove si rifugierà?? dove trovera refrigerio e cibo??  se date una letta al mio precedente articolo sicuramente troverete la soluzione...
Con questa mia ultima considerazione vi saluto e vi ringrazio che ci seguite sempre così numerosi....
A presto Marco Pasquato
SPINNING PASSION STAFF

"TAGLIOLE" IN VERTICALE

L'estate 2016 sicuramente verrà ricordata come l'estate dei Serra, mai come quest'anno siamo di fronte ad una vera e propria invasione di questo predatore che già da qualche anno nei mesi caldi accosta e trova habitat ideale proprio lungo le coste venete.
Già gli anni passati avevamo avuto una massiva presenza e per noi spinner è stata una vera boccata di aria nuova, tanto da spingere molti appassionati ad avvicinarsi allo spinning in mare, gente che fino a qualche anno addietro erano debiti praticare la loro passione solo ed esclusivamente in acqua dolce.
I primi approci sono stati fatti quasi esclusivamente con dei long jerk , per poi successivamente passare in orari notturni ad esche di superficie, in particolare grossi popper, poi piu passa il tempo e più si consce abitudini e caratteristiche che questo pesce assume lungo le nostre acque.
Era già da molto che mi frullava per la testa di provare a jigging , magari in quei periodi dove vuoi per vari motivi , questo pesce si raggruppa e caccia su piccoli e malcapitati pesci foraggio che in questo particolare frangente  dell'anno si avvicinano alla costa.
Già l'anno scorso alcuni amici appassionati di traina avevano avuto numerose catture pescando appunto in queste situazioni, ma era mia intenzione calare un bel jig e vedere se la tecnica del jigging poteva funzionare ..
E cosi ho passato tutto l'inverno a studiare e a prendere informazioni utili che mi permettessero di capire spostamenti e momenti migliori per poter praticare con successo questa nuova tecnica.
Ed eccoci giunti a questa estate, una stagione a dire il vero per ora non particolarmente calda, ma mai cosi ricca di Serra ed e giunto il momento di calare le nostre esche giù in profondità e sperare che qualche bel pesce dentuto affamato dia un bel morso a quel pezzettino di piombo colorato. Ma allora vogliamo pescare o no????
Il momento e arrivato e la marea dovrebbe essere perfetta e dopo tanto cominciamo a fare le prime cale, la mia personale scelta dell'artificiale ricade manco a dirlo su quel artificliale che in diverse occasioni mi ha dato tante soddisfazzioni, ovvero lo Jugulo nella misura da 60 gr.
In questa pesca un ruolo fondamentale la fà l'elettronica di bordo, se si dispone di un buon ecoscandaglio e sopratutto lo si sa usare bene, e di fondamentale importanza trovare i branchi di pesce foraggio,questi ultimi solitamente saranno contornati da altri pesci di taglia che in questo periodo vogliono significare Serra, questi senza dubbio  sono i punti migliori dove calare la nostra esca.

 Fin dalle prime cale sentivo delle timide abboccate , ma tutte purtroppo non portate a buon fine, ma appena la marea a cominciato a prendere forza, ecco che la cattiveria e la ferocia che questo pesce e dotato si scatena!!!  le prime ferrate arrivano e la taglia e da subito piuttosto interessante.. Ero sicuro di prendere qualche pesce e le mie intuizioni erano azzeccate , grazie anche alle numerose informazioni raccolte, ma prenderne con una certa regolarità e stata una sorpresa anche per me.
Ho effettuato diverse uscite dedicate e i risultati sono stati pressoche quasi identici, ovvero diversi serra presi con questa bellissima e divertente tecnica , che fino a qualche tempo fa era stata messa nell'aramdio del dimenticatoio, una piccola considerazione però mi sento di dire, che se si vuole ricercare l'esemplare di taglia questa sicuramente non e la tecnica migliore. Ritengo che gli esemplari piu grandi siano solitari  e non girino assieme ai soggetti più piccoli, per cui risulta più difficile la lora cattura, se si vuole tentare la cattura dell'esemplare la record una pesca con esche top water o long jerk sia più azzeccata, questo perchè ci permette di sondare un maggior quantità d'acqua in meno tempo .
Se ancora avete dei dubbi , che i serra sono pesci che si prendono solo con esche rigide , ecco la prova che anche a jigging e possibile divertirsi con questo che sarà uno dei predatori che avvicinerà sempre di più molti pescatori allo spinning in mare specialmente lungo le coste Venete.
Un saluto a tutti.
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF


Molix "Adriatic adrenaline"

Rieccoci in pista di nuovo , e  anche se il periodo e passato da
qualche settimana epiacevole rivedere quello che appena fuori le foce
del Pò succedeva.....Branche enormi di Alletterati scatenati e feroci
pronti ad azzannare i nostri artificiali. In questo breve filmato i
ragazzi del Team MOLIX impegnati in una sessione di pesca rivolto a
questo interessante e alternativo predatore...

Buona visione

SPINNING PASSION STAFF

LA MIA TROTA DA RECORD




 La mia super passione per la pesca mi accompagna da tanti anni e mi ha fatto avvicinare a molte specie e a molte tecniche, ma lo spinning e tra quelle che mi affascina maggiormente, e in particolar modo lo spinning alla trota.
E da tanto che cercavo la cattura che mi facesse battere il cuore, una di quelle che lasciano il segno come un tatuaggio sulla pelle, e il tutto si e avverato non una volta ma ben 2 volte anche se con risultati diversi ma sempre lo stesso pesce.  Si avete letto bene lo stesso pesce, lo ho allamato per ben 2 volte nel giro di un mese , la prima perdendolo dopo un lungo combattimento , mentre la seconda il tutto e filato al meglio e secondo copione.
Si sa che il “cacciatore” di trote ama appostarsi lungo il fiume ancora col buio, ama sentire lo scorrere dell’acqua e sentire il profumo della montagna e spera sempre nella cattura da record, insomma una delle mie giornate tipo… Arrivato col buio comincio la mia azione di pesca ma dopo le prime ore capisco che è una di quelle giornate NO!!!!!  Dopo una classica pausa panino per rifocillarsi per bene decido di spostarmi in una zona caratterizzata da una bella cascatina ed un raschio con una corrente piuttosto sostenuta , dovuta al a fatto che a monte avevano aperto la diga e speravo che proprio questa situazione mettesse in attività qualche trota.

Manco il tempo di pensarlo che dopo pochi lanci aggancio questo “sommergibile” che con una potenza tale ed uno sprint pari a quello di un centometrista, mi ritrovo con il mulinello svuotato e la trotona che cerca di slamarsi dal mio artificiale… Purtroppo tutto questo avviene e mi lascia nello sconforto più totale …..Sicuramente  era la sua tana e prima o poi l’avrei rincontrata, era solo questione di tempo , o meglio di ritrovare le medesime condizioni per ritentare la cattura che tanto sognavo da tempo…
Dopo alcune settimane finalmente riecco le condizioni del primo incontro con la “trotona” della mia carriera da pescatore, ripeto le stesse mosse  lo stesso tragitto e percorso , mantengo pure gli stessi orari compresi quello della pausa panino hahahahhaah…. Arrivo nello spot e l’acqua correva nella medesima maniera , compio i primi lanci con un crank e manco a dirlo arriva LEI…l’emozione sale a mille , il mio povero cuore ha rischiato di fermarsi per più volte, ma alla fine eccola spiaggiata e dopo un po’ la tocco, non mi sembra ancora vero, e la cattura che da anni sognavo e finalmente la sto toccando …… Faccio in fretta , la slamo , la fotografo e la riossigeno, e dopo poco la rivedo prendere il fiume …..Un emozione UNICA!!!!!! Spero un giorno rivederla e magari perché no anche ricatturarla….
SAMUELE MENEGOLO

PIKE... I MIEI SPINNERBAIT!!!





Spesso chi esce a caccia di lucci con me rimane impressionato nel vedere la quantità di spinnerbait che mi porto in una cassetta solo a loro dedicata. C’è poco da fare lo spinner è risaputo è l’esca che più utilizzo e con la quale ho catturato gli esemplari più grossi. Nel arco di questi anni ho sviluppato un utilizzo sistematico negli spot che frequento andando a utilizzare pesi, varianti di palette e di cromie in base a momenti ben specifici della giornata, dalla torbidità del acqua, al suo livello e anche al tipo di foraggio presente. I fiumi che frequento sono quasi tutti soggetti alla variazione di marea, in virtù di questo fatto abbiamo delle zone che nei pressi del sottoriva passano da coperte a scoperte, in questi spot se c’è presenza di vegetazione riparia nelle sponde o di buoni erbai nei pressi del sottoriva il luccio quando il livello del acqua è alto viene a fare incursioni per predare il foraggio che invade queste zone di acqua bassa e con meno corrente, proprio in questi momenti utilizzo spinnerbait con palette rotonde che con le loro fortissime vibrazioni aiutano il luccio ad individuare meglio il nostro inganno ma sopratutto aiutano anche noi a oltrepassare gli ostacoli che il sottoriva spesso ci porta ad incontrare dandoci la possibilità di far alzare il nostro spinnerbait con una piccola trazione di canna o con un giro di manovella più veloce, questo dovuto al fatto che le palette più rotonde tipo colorado portano lo spinner più alto a pari velocità rispetto a una paletta di tipo willow.Un altra situazione molto interessante si verifica con il culmine di bassa marea, in questo frangente abbiamo gli erbai in asciutta, i canneti scoperti e i lucci che si portano nelle zone di scaduta del letto del fiume, qui può diventare più difficile individuarli perchè ci mancano i classici punti di riferimento, ma questa situazione a volte estrema mette in forte attività il predatore inquanto al foraggio vengono spesso meno i nascondigli e le prede stanno ammassate nei pressi del gradino,in questo caso con una corrente ancora sostenuta le palette willow più allungate ci aiutano a sondare meglio questo gradino aiutandoci a rimanere più bassi rispetto alle colorado.
Le cromie degli spinner le vario soprattutto in base alla trasparenza del acqua, in questi spot solitamente con alta marea si tende ad avere acqua chiara dovuta al fatto che la corrente  rimescola meno i sedimenti limacciosi del fondale, in questi momenti colori sobri e naturali la fanno da padrone e magari se nello spot abbiamo risalita di cefali con il color bianco non si sbaglia mai, al contrario con l’acqua torbida classica della bassa marea possiamo sbizzarirci con tonalità come il rosso o il classico firetigher. Da un anno a questa parte utilizzo il pike spinnerbait di casa Molix e riesco ad avere una linea completa sia in termini di varianti che di colori per poter coprire tutti i miei spot più svariati, uno spinner solido,ben rifinito e molto piacevole da usare con la quale sono riuscito a togliermi già delle belle soddisfazioni. Come di consueto vi saluto con l’estrema raccomandazione di maneggiare con molta cura questo fantastico pesce portando sempre con noi delle lunghe e robuste pinze, un tronchese e che mai manchi un buon guadino.
Alla prossima! 
LUCA PASSARELLA
SPINNING PASSION STAFF