Sull'euforia della prima uscita con successo, eccoci pronti per una nuova avventura a bordo del Kraken, stesso equipaggio stessa allegria e stesso spirito che accomuna queste uscite di pesca alla ricerca del predatore principe del nostro mare , il tonno rosso.
Come abitudine partenza alle prime luci dell'alba, anche perchè ci aspettano diverse miglia da percorrere e il mare quest'oggi non ci aiuta proprio , una fastidiosa onda lunga ci costringe a limitare la velocità e proseguire con cautela.
Sinceramente andiamo un pò alla cieca in quanto i giorni precedenti , causa mare mosso nessuno è uscito e ci ha potuto dare info su eventuali movimenti, decidiamo comunque di portarci su un fondale piuttosto profondo dove altre volte avevamo avuto degli ottimi riscontri... .
Sinceramente andiamo un pò alla cieca in quanto i giorni precedenti , causa mare mosso nessuno è uscito e ci ha potuto dare info su eventuali movimenti, decidiamo comunque di portarci su un fondale piuttosto profondo dove altre volte avevamo avuto degli ottimi riscontri... .
Nell'avvicinarsi alla zona prescelta vediamo che c'e un movimento strano di gabbiani e questo ci fà ben sperare, e di fatti non ci sbagliavamo .....eccoli che saltano o meglio venivano in superficie in maniera molto tranquilla, sintomo che non erano in frenesia alimentare...
Inizia la fase di mitragliamento con lanci mirati e in prossimità dei tonni, ma sembrano proprio non volere attaccare le nostre esche , continuano a emergere per poi subito dopo sparire ma rimanendo sempre negli strati superficiali, finchè dopo svariati cambi di artificiale e modalità di recupero riusciamo, anzi Leonardo riesce ad agganciare il primo che purtroppo dopo poco si slama...
Ogni mangianza ha le sue caratteristiche e col tempo si imparano i vari trucchi su come affrontarle,ho riscontrato che in alcune situazioni la gomma la fa da padrone, altre invece su pesci svogliati che continuano a stazionare in superficie lo stick bait può indurli all'attacco ed e proprio con uno stick che abbiamo avuto il primo strike si tratta del PELAGUS 165-S, di JACK FIN, una nuova realtà artigianale che molto sta facendo parlare di se per l'alta qualità e cura dei suoi prodotti.
Al rientro tiriamo le somme e anche se abbiamo avuto qualche slamata , i 7 strike avuti ci riempiono di felicità e ci caricano a mille per le prossime uscite, consapevoli però che non tutte le giornate saranno piacevoli come questa, ma tutto questo e la pesca......
Ogni mangianza ha le sue caratteristiche e col tempo si imparano i vari trucchi su come affrontarle,ho riscontrato che in alcune situazioni la gomma la fa da padrone, altre invece su pesci svogliati che continuano a stazionare in superficie lo stick bait può indurli all'attacco ed e proprio con uno stick che abbiamo avuto il primo strike si tratta del PELAGUS 165-S, di JACK FIN, una nuova realtà artigianale che molto sta facendo parlare di se per l'alta qualità e cura dei suoi prodotti.
Di certo non ci scoraggiamo e continuiamo a pescare e la nostra tenacia viene ripagata con altre catture e anche qualche slamata, purtroppo quest'ultime non piacciono a nessuno , ma chi pesca sa queste cose possono avvenire in qualsiasi momento.
Ho ancora stampata nella mia mente una scena incredibile , dove assisto in diretta all'attacco di un tonno al mio artificiale passatogli a pochi metri di distanza ,una scena che raramente si vede e che mi ha fatto tremare le gambe , spero che le Go Pro in barca abbiano filmato la scena e quanto prima condividerla con tutti voi.Al rientro tiriamo le somme e anche se abbiamo avuto qualche slamata , i 7 strike avuti ci riempiono di felicità e ci caricano a mille per le prossime uscite, consapevoli però che non tutte le giornate saranno piacevoli come questa, ma tutto questo e la pesca......
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF
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