EGING...................UNA PESCA FACILE FACILE......


Il periodo e quello giusto, le seppie stanno lasciando la laguna per prendere il mare aperto,è l'occasione giusta per dedicare qualche pescata ad un pesce, o meglio cefalopode, dal fascino quasi misterioso, un predatore che a volte stupisce per la sua aggressività nell'attaccare le nostre totanare, insomma la seppia sa farci divertire..
Di seppia e di calamari vi voglio parlare, o meglio di EGING che non sarebbe altro che la tecnica che si usa per insidiarli, una pesca facile facile , come suggerito nel  titolo del mio post , una pesca che è l'ideale per chi si avvicina allo spinning in mare, una pesca dove con poche attrezzi si e subito in pesca, in  poche parole poca  spesa tanta resa.
Partiamo col parlare della canna , per i neofiti di questa pesca una canna con una buona sensibilità di punta e una lunghezza non superiore agli 8" e l'ideale, non mi addentro nello specifico parlandovi di attrezzi super performanti, quelli al limite li acquisterete nel caso la tecnica vi appassiona, ma cominciamo a pescare con quello che già abbiamo, a questa abbineremo un mulinello di taglia 2000/3000 inbobinato con un tracciatino da 10-12 lb, al quale legheremo un finale  in fluoro di diametro non superiore allo 0/30 0/32.
Per quanto riguarda le esche o meglio le totanare, la mia esperienza mi suggerisce di consigliarvi l'acquisto di pochi artificiali ma di qualità, questo perchè in condizioni difficili quando il nostro cefalopode attacca con restio, l'artificiale di qualità fa veramente la differenza.
Al giorno d'oggi il mercato offre una gamma infinita sia come colorazioni che come forma o tessuti di rivestimento, le mie personali scelte ricadono su totanare rivestite in tessuto Keimura, un particolare filato in grado di conferire all'esca maggiori tonalità e reverberi sensibili ai raggi UV. le colorazioni disponibili ormai spaziano dai colori più o meno realistici a colorazioni sgargianti o fluorescenti, diciamo che una discreta variabilità ci permetterà di affrontare le diverse situazioni sia di luce che di profondità.
Il nostro Cefalopode non sempre attaccherà lo stesso artificiale o meglio la stessa colorazione, questo sinceramente non me lo sono ancora spiegato , ma possiamo tracciare delle linee guida che ci aiuteranno a scegliere il colore giusto .per acque poco profonde e particolarmente chiare la mia personale scelta ricade su colorazioni tendenti al viola, azzurro o naturali, per giornate coperte e acque più profonde le colorazioni che preferisco sono rosso con le sue varie sfaccettature , fluo anche in questo caso con le sue svariate varianti , ed infine il rosa....

Dopo aver parlato di tutto il contorno ovvero quello che ci serve per pescare, veniamo al dunque ovvero come pescare le seppie, come già scritto nel titolo e una pesca semplice semplice, l'azione di pesca e pressochè uno striscio sul fondo altalenando qualche colpo deciso in modo da far alzare dal fondo la nostra esca, a  quest'ultima sono solito attaccare dei piombi a goccia dal peso variabile in base alla corrente e alla profondità di pesca, in foto qui a fianco ecco un paio di miei artificiali zavorrati e pronti all'uso, l'abboccata che avvertiremo non sarà altro che un appesantimento, come quasi avessimo attaccato una borsetta , a questo punto non serve ferrare ma continueremo l'azione di recupero in maniera lenta e continua, un guadino sara quanto mi meglio per salpare la seppia una volta arrivata in superficie.
E una pesca che si presta molto bene sia da terra che da barca, e chiaro che l'utilizzo del natante ci permetterà di sondare diversi spot e diverse profondità, ma per chi non ha la possibilità di uscire con un natante  anche la pesca da terra  magari da un molo di un porto può essere di sicuro interesse.
Per tutti i neofiti di questa pesca spero che questi miei personali consigli siano un buon aiuto e aspetto con ansia le foto delle vostre catture , sarò ben lieto di pubblicarle nella pagina del blog.
A presto
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF





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