CHEPPIA TIME !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


 Con l’arrivo della primavera nei nostri fiumi arrivano le tanto attese Cheppie, una specie ittica che passa la maggior parte del suo tempo in mare e risale i fiumi una volta l’anno con l’approssimarsi del periodo riproduttivo. Una specie molto gettonata tra i pescatori a spinning ma anche tra gli amanti del fly fishing.
La cheppia regala forti emozioni per la sua combattività, riuscendo a volte a dar del filo da torcere agli spinner che in questo periodo vanno alla sua ricerca,capace di tirare fuori  diversi metri di filo dal mulinello facendo cantare la frizione per poi dare il via ad una serie di salti fuori dal acqua da cardiopalmo!!!!!!
Andiamo con ordine, le prime cheppie della stagione riusciamo ad intercettarle attorno a metà marzo solitamente nelle zone portuali nelle lagune o nei pressi delle foci, in questo periodo incomincia la risalita, successivamente transitano lungo i fiumi percorrendo anche tantissimi chilometri per poi fermarsi in zone dove ci sono sbarramenti artificiali oppure grosse buche profonde nei pressi di quelli che saranno successivamente gli areali di frega,i momenti  più ottimali per la sua cattura sono il momento di inizio di risalita come già accennato nelle zone limitrofe al mare,e nei punti di arrivo inquanto le cheppie risalgono in branco, mentre nella zona di transito sul asta del fiume spesso è molto difficile intercettarle specialmente se i fiumi sono di portata elevata come per il Piave,Isonzo ,Livenza,Brenta.  Per la sua cattura e molto importante avere un attrezzatura adeguata la canna può avere una lunghezza che va dai  2m ai 2.70m solitamente non si sta sotto i 3/4di oz, molto importante è il mulinello, una taglia dal 3000 al 4000 è più che sufficiente preferibilmente caricato con un buon trecciato poichè pescando in lunghe distanze ci consente di avere sempre il maggior contatto con l’esca e di poterci dare la maggior percezione possibile in canna di quello che avviene,questo ultimo e preferibile con un carico che va dalle 10 alle 14 lbs.
Gli artificiali più comunemente usati per  questo predatore sono gli ondulanti, anche se con il passare del tempo ci si è accorti che in certe situazioni danno maggior resa altre esche, ad esempio al inizio della stagione quando le cheppie stazionano nelle zone portuali l’ondulante ha una bassissima efficacia e rendono molto meglio minnow di dimensioni medio piccole, imitazioni di gamberi sia rigide che siliconiche, uno tra tutte il Molix Shrimp in versione rigida,oppure piccole gomme magari con colorazioni glow, in quanto in questo primo step di risalita il momento migliore per la cattura e proprio quando fa buio e le cheppie predano piccoli pesci e crostacei presenti in questi spot.

Successivamente con l’arrivo nei fiumi incominciamo a prenderle bene durante tutto l’arco della giornata, qui la loro aggressività aumenta e per insidiarle dobbiamo sbizzarirci a provare vari tipi di ondulanti e altre esche riuscendo a capire quale sia la velocità di recupero ottimale, tenendo sempre presente che la cheppia tende ad attaccare molto bene esche veloci, riuscendo sempre a rapportare l’esca giusta con la velocità di recupero considerando sempre che la nostra esca deve lavorare il più possibile a contatto con il fondale.
In questo caso una buona scelta può essere l’utilizzo di una treccia con una sezione non eccessiva come prima spiegato, ed esche con un peso specifico molto alto, altrimenti la forte spinta del acqua insieme al elevata velocità di recupero che solitamente richiede questa pesca non acconsentirebbe al nostro artificiale di  lavorare nei pressi del fondale  rendendo ogni passata vana, inoltre un artificiale dal peso specifico elevato ci permette un affondamento repentino che riesce a mandare nella strike zone con maggior precisione l’esca evitando di mandarlo in pesca in maniera approssimativa.

I modelli più utilizzati sono i classici Ardito del 5 e del 8 che nei casi più estremi possono arrivare a pesi di anche 12 grammi qualora la portata di acqua si molto elevata, e tutti gli ondulanti con profilo molto slim con un peso che va dai 5 ai 12 gr, un artificiale che regala grandi catture in questa pesca e il metal jig nello specifico il Trago Vib di casa Molix nelle misure di 3/8 e di ½ oz,questo tipo di esca di nuova concezione ha un peso specifico molto elevato e riesce a raggiungere facilmente la nostra strike zone inquanto riusciamo a lanciarla molto lontano e affonda velocemente, altro grande vantaggio di questa esca e dovuto al fatto che emette tantissime vibrazioni durante il recupero risultando irresistibile alla cheppia.
Spesso in questa pesca si alternano momenti di lunghe attese a momenti di catture a ripetizione,questo dovuto al fatto che le cheppie girano in branco.
Quando andiamo alla ricerca di questo straordinario pesce ricordiamo di portare con noi alcune ancorette di ricambio, infatti capita spesso che dopo varie catture le ancorette tendano ad aprirsi per la straordinaria forza che la cheppia scatena durante il combattimento.
Rispettiamo come sempre il nostro avversario, portandoci con noi un adeguato guadino e possibilmente slamiamo il pesce in acqua cercando sempre di osservare le più scrupolose attenzioni per un corretto C&R...........
LUCA PASSARELLA
SPINNING PASSION STAFF


STRANEZZE .................( tonno sotto costa )



Che il tonno rosso sia in aumento lo si sapeva e questo ci rende tutti particolarmente felici, di sicuro non eravamo abituati a vederlo cosi sotto costa.............. in determinati periodi si avvicina talmente tanto alle nostre cose che non è raro vederli saltare o addirittura nuotare in prossimità delle dighe, e questo video ne una prova lampante......

SPINNING PASSION STAFF

AJINGGGGGGGG...................



Sveglia all’alba, come sempre carichi prima di una sessione di pesca, pronti per una mattinata all’insegna dell’ormai famoso “ajing game” ovvero la pesca al sugarello.
Armiamo le canne con i nostri artificiali e montiamo in barca per raggiungere lo spot.
Appena arriviamo iniziamo subito a sondare la situazione, e subito partiamo con qualche cattura  pescando a gomma, con jig head da 3 grammi e sator worm da 4” Marco, mentre io a drop shot (5 gr.) con ra shad da 2”.
La giornata è soleggiata con vento però in rinforzo, le catture continuano ma non con continuità ed a causa del vento fatichiamo ad entrare bene in pesca e decidiamo quindi di cambiare posizione.
Ci accorgiamo di un punto più riparato dal vento dove il fondale passa di colpo da 10 a 6 metri ed insistiamo in quella zona.
Dopo i primi minuti di adattamento iniziano le prime catture, ed una volta capito il sistema e l’altezza in cui si trovano i pesci cominciamo veramente a divertirci prendendo praticamente un pesce a lancio, raramente mi era capitato di trovare una situazione come questa, tanto che ad un certo punto inizio a provare svariate esche, prendendo praticamente con tutte, dal Trago vib allo jugulo, e con i siliconici con sligo da 2”.
Questi pesci si difendono davvero con tutte le loro forze, e con l’attrezzatura light spesso non è facile averla vinta, specie se si tratta di pesci importanti.
Le ore intanto sono passate e decidiamo di rientrare, certi comunque di aver passato davvero una bella mattinata in amicizia coronata da una bellissima pescata

Alla prossima.....
BONALDO DIEGO 
SPINNING PASSION STAFF