"DOLCI"ALTERNATIVE VERTIICALI.........

Da tempo mi frullava per la testa l'idea sperimentare la tecnica del jigging anche in acque dolci, una pesca che in particolar modo negli ultimi due anni mi ha dato parecchie soddisfazioni in acque salate, l'idea di jiggare un piccolo artificiale in fondali relativamente bassi  e ricercare predatori che da tempo non catturavo mi affascinava parecchio.
Parlando con un amico mi giunge voce che  il momento sembra propizio per ricercare persici reali e Perca e le prime interessanti catture sembrano fioccare, quale migliore occasione??? sfrutto "fainamente" l'invito di un caro amico  e parte l'operazione jigging in acque dolci.
Visto il freddo dei precedenti giorni  i pesci sembrano concentrati in delimitate zone ben precise  dove il fondale degrada lentamente in prossimità di buche relativamente profonde per il tratto di fiume, stiamo parlando di 10/12 metri ,dove gran parte del pesce foraggio sembra essersi spostato e di conseguenza anche i vari predatori presenti.
Come già spiegato diverse volte l'uso di un buon ecoscandaglio e fondamentale per la riuscita di questa tecnica in quanto aiuta non poco l'individuazione del pesca , ma sopratutto a trovare i nostri hot spot  dove si presume stazionino i vari predatori.
Vista le dimensioni degli artificiali che ho intenzione di usare , la scelta della canna ricade su un attrezzo leggero e con potenza massima di 1/2 oz, da preferire una canna con azione piuttosto morbida in modo da non strappare il pesce in caso di ferrata, sensibile la punto giusto in modo da gestire e muovere correttamente in nostri piccoli jig e meglio casting jig.
Per quanto riguarda gli artificiali la scelta ricade su modelli dal pesco variabile dai 10 ad un massimo di 20 gr e per quanto riguarda le colorazioni sembra proprio che le livree naturali diano i risultati migliori.
E stata un impresa un pò ardua ma sono riuscito ad armare in piccoli jih con un doppio assist auto costruito e togliere l'ancoretta posteriore, questo perché e molto probabile catturarne qualcuno esternamente e l'amo risulta sempre meno invasivo e l'azione di slamatura risulerà molto piu semplice. Ora che e tutto pronto non ci resta che incominciare a pescare..... Sono sicuro che la tecnica funziona ma quale sarà il movimento giusto e a che profondità avremo le nostre abboccate?? Sicuramente l'esperienza "salata" mi ha aiutato non poco e viste le temperature rigide deduco che i nostri predatori se ne staranno a ridosso del fondale pronti a sferrare l'attacco alle povere alborelle sopra le loro teste, di conseguenza faccio battere il piccolo jig sul fondo con due leggerissimi colpetti di cimino della canna lo azo circa un metro e manco a dirlo le prime abboccate avvengono.
L'attacco dei vari predatori sarà anche piuttosto deciso e non sarà difficile avvertirlo in canna, da li in poi e solo puro divertimento e sebben alcuni predatori(perca) non siano il massimo della furia, e sempre divertente recuperare un pesce da profondità elevate.

Come lo dimostrano le foto questa particolare forma light di jigging in acque dolci  ha scatenato l'interesse di anche altri predatori come il bel luccio nella foto di copertina, le sorprese non all'ordine del giorno e sono sicure che se ci applichiamo e cominciamo a praticarla intensivamente sarà una tecnica che darà risultati per molti insperati.
Per un amante del Jigging come mè penso proprio di aver trovato una bella alternativa "dolce" in questi mesi dove la mia attività "salata" e pressoché nulla .....
A presto
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

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